San Valentino è ormai legato alla città di Terni nell’immaginario di molte persone ma si devono ricordare anche altre cittadine umbre che vantano questo legame e festeggiano il Santo ognuna a suo modo. Dal
29 gennaio al 29 febbraio i protagonisti assoluti saranno i grandi eventi ternani con musica d’autore di Britti, Elisa, la Nannini, Morandi e musica classica; spettacoli condotti da Baudo, Montesano e Grillo; Cabaret e festival si intrecceranno per regalare grandi emozioni .. anche in volo. Con gli eventi più sacri sarà possibile riconfermare le promesse tra gli innamorati, anche le più ‘antiche’. Le manifestazioni che festeggiano l’evento sono talmente cresciute negli anni, per quantità e soprattutto in qualità, che riescono a malapena ad essere contenute in un solo mese.
Perché San Valentino è così legato a Terni?
San Valentino, festeggiato il 14 febbraio, giorno del suo martirio, pare fosse celebrato già all'epoca di S. Gregorio Magno (fine VI sec.). La storia racconta che il protettore degli innamorati e patrono di Terni dal 1644, fu arrestato per ordine del prefetto Placido mentre era a Roma, rifiutatosi di sacrificare agli idoli, fu decapitato e sepolto al LXIII miglio della via Flaminia, nei pressi di Terni. Sul suo sepolcro fu poi edificata una basilica. L'attuale basilica fu iniziata, sui resti di quelle precedenti, nel 1606; tre anni dopo fu officiata e nel 1618 vi fu riportato il corpo del santo.
Per festeggiare insieme ai nostri lettori – i più sognatori - questo grande avvenimento, abbiamo pensato di regalare una curiosa leggenda sul Santo.
Una dolce leggenda per chi non ha mai smesso di credere nelle favole
San Valentino, sentendo un giorno bisticciare due giovani fidanzati andò loro incontro tenendo in mano una bella rosa. Il capo canuto, il volto sereno e sorridente del buon vecchio e quella rosa, tenuta in alto col gesto di donarla, ebbero il magico potere di calmare i due innamorati in lite.
Quando poi egli, donando realmente quel purpureo fiore, volle che tutti e due insieme stringessero il gambo con cautela per non pungersi e spiegò il "cor unum" di due persone sposate, l'amore era tornato come prima. I due tornarono poi da lui finché non fu proprio il Santo Vescovo a benedire il loro matrimonio felicissimo. La cosa si riseppe e allora fu una processione ad invocare il patrocinio di lui sulle famiglie da fondare. Il Vescovo, però, aveva anche altre occupazioni pastorali alle quali accudire, perciò stabilì per quella benedizione il quattordici del mese. Ed il quattordici del mese è restato, ma ristretto a quello di febbraio, perché in quel giorno egli andò a celebrare le sue nozze in Paradiso.