|
Orto Botanico di Perugia |
L'
Orto botanico è ubicato in via Borgo XX Giugno 74, presso il terreno attiguo alla
Chiesa di S. Costanzo, tra via San Costanzo e via Romana, dove oggi sono presenti i due accessi principali.
E' stato creato nel 1962 per offrire un adeguato supporto ai programmi didattici e scientifici svolti dall'Università di Perugia.
Attualmente copre una superficie di circa 20.000 mq, è provvisto di una serra di 700 mq e di un fabbricato adibito ad Uffici ed Aula.
L'Orto botanico svolge una importante funzione didattico-educativa rivolta soprattutto ai giovani che viene esplicata con visite guidate da personale qualificato per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado; nel corso della visita, della durata di circa due ore, si cerca di mettere in evidenza, oltre al riconoscimento delle singole specie, le varie interazioni ambientali della stessa con riferimenti ecologico-naturalistico-ambientale.
Ogni anno vengono organizzate varie
mostre,
manifestazioni a carattere naturalistico-ambientale ed altre
iniziative culturali connesse con la vita sociale della città. Negli ultimi anni hanno rivestito particolare importanza la
'Mostra delle Erbe aromatiche e commestibili' e
'L'Orto botanico: scuola verde, giardino della città'.
Altre attività:
corsi teorico-pratici di Giardinaggio, organizzati in collaborazione con il
Garden Club di Perugia, che convogliano ogni anno numerosi appassionati; tali corsi, articolati in lezioni teoriche ed in operazioni pratiche svolte in pieno campo, vengono integrati con escursioni in ambienti naturali della zona permettendo una più approfondita conoscenza dell'argomento trattato.
L'Orto botanico raccoglie circa 3000 specie provenienti da diverse zone italiane nonché alcune entità esotiche d'interesse naturalistico, ornamentale ed applicativo. L'introduzione di nuove specie mira a collezionare soprattutto la flora dell'Italia centrale in generale e dell'Umbria in particolare. Tra le varie collezioni possiamo citare:
Arboreto :
riveste un particolare interesse dato che ormai sono bene apprezzabili gli esemplari di specie tipiche dell'Appennino centrale (Quercus spp., Castanea ssp., Fagus spp., Populus spp., Salix spp., ecc), con esempi di simbiosi (Tuber spp.) ed emiparassitismo (Viscum ssp., Loranthus ssp.). Il sottobosco è particolarmente ricco di specie spontanee appartenenti a varie famiglie che formano un prato polifita; tra queste da notare specie della famiglia Orchidaceae.
Specie officinali :
vengono collezionate specie sia in pieno campo che in vaso; le prime sono rappresentate soprattutto da specie autoctone e sono suddivise in parcelle di varia forma; queste, oltre ad avere uno scopo didattico-divulgativo, sono oggetto di ricerca scientifica da parte dei docenti del Dipartimento di Biologia vegetale; tra queste Carlina spp., Digitalis spp., Humulus ssp., Inula spp., Malva ssp., Marrubium spp., Mentha spp., Rheum spp., Salvia spp., Solanum spp.,Tanacetum spp, ecc. Le specie coltivate in vaso sono raccolte in una zona (anfiteatro) a forma ovoidale su quattro piani concentrici; qui, oltre ad essere rappresentate le più tipiche ed importanti specie officinali (Althaea ssp., Angelica spp., Digitalis spp., Valeriana ssp., ecc), sono collezionate anche numerose specie aromatiche (Thymus ssp., Satureja ssp., Mentha ssp., Levisticum ssp., ecc.), numerose specie commestibili (Picris ssp., Lactuca ssp.,Chondrilla ssp., Reichardia ssp., Ragadiolius ssp., ecc.), specie tossiche (Conium ssp., Solanum spp. Atropa ssp., ecc.), piante tessili (Linum spp, Gossypium spp., ecc.). Al centro dell'anfiteatro, in una vasca, sono collezionate specie idrofile quali Acorus calamus, Eicchornia crassipes, Menyanthes trifoliata e Nimphaea alba.
Specie acquatiche :
numerose sono le specie acquatiche presenti sia natanti che radicanti; risultano di particolare interesse le autoctone Azolla filiculoides, Caltha palustris, Iris pseudacorus, Lemna minor, Lythrum salicaria, Nimphaea spp., Salvinia natans, Trapa natans, ecc. collezionate in vasche all'aperto e le alloctone Cyperus papyrus, Eichhornia crassipes, Ligularia tussilaginea, Nelumbo nucifera, Pistia stratiotes, ecc. coltivate in contenitori all'interno della serra.
Specie tropicali e subtropicali :
gli studi sull'acclimatazione di specie nuove ha portato nel corso degli anni all'aumento delle collezioni di specie tropicali e subtropicali; tra queste sono degne di essere menzionate Cajanus cajan, Cucurbita foetidissima, Cyphomandra betacea, Dracaena draco, Erythrina crista-galli, Feijoa sellowiana, Persea americana, Plumeria alba, Psophocarpus tetragonolobus, ecc. Alcune di queste specie si sono perfettamente acclimatate al nuovo ambiente di sviluppo come Cucurbita foetidissima e Feijoa sellowiana, altre vengono ricoverate in serra nel periodo invernale.
Frutti di bosco :
da due anni circa è stata individuata una zona in cui sono stati messi a dimora alcune specie autoctone fruttifere di bosco; le prime specie messe a dimora sono alcune varietà dei generi Rubus, Ribes, Prunus, Amelanchier, Fragaria, Sorbus, Malus, ecc. Lo scopo è quello di ricreare un microambiente naturale dove queste specie, aumentate nel numero, possano vivere spontaneamente.
Frutti esotici :
in questi ultimi anni si è cercato di aumentare il numero di specie fruttifere tropicali; per questo oggi possiamo trovare Carica papaya, Carya olivaeformis, Coffea arabica, Musa spp., Nephelium litchi, Piper nigrum, Psidium spp., ecc.
Piante grasse :
le piante grasse, collezionate in serra dove è stato ricreato un ambiente particolarmente secco, sono rappresentate da varie famiglie; tra le specie più interessanti troviamo Euphorbia tirucalli, E. woodii, E. virosa, ecc., appartenenti alla famiglia Euphorbiaceae; Aeonium spp., Cotyledon spp., Crassula arborea, C. lycopodioides, Kalanchoe spp., Sedum spp., Sempervivum spp., ecc. della famiglia Crassulaceae; Aloe spp., Gasteria spp., Hawortia spp. e un bellissimo esemplare di Bowiea volubilis appartenenti alla famiglia Liliaceae; Cereus spp., Espostoa spp., ecc. delle Cactaceae; Pachypodium spp., delle Apocynaceae; Ceropegia spp., Stapelia spp., ecc. delle Asclepiadaceae.
Gymnospermae :
numerose sono le specie collezionate tra cui le più significative sono rappresentate dall'Abies nebrodensis, Cedrus spp., Gingko biloba, Juniperus spp., Larix decidua, Metasequoia glyptostroboides, Picea spp., Pinus spp., Sequoiadendron giganteum, Taxus baccata, ecc.
Altre collezioni :
le rose antiche e moderne, circoscritte in un area antistante la serra; le piante epifite (Ceropegia spp., Platycerum ssp., Tillandsia spp.) collezionate in serra; graminacee coltivate (Hordeum spp., Secale ssp., Triticum spp.); bulbose con diverse varietà multicolori a fioritura scalare durante tutto l'anno; circa 30 varietà di Pelargonium a foglia profumata e numerose piante ornamentali (Strelitzia spp., Philodendron spp., Schefflera spp., Ficus spp., ecc.).
Orto Botanico di Perugia
Via Borgo XX Giugno, 74 [centro storico]
Perugia, 06122
Info: Tel. 07532643
E-mail: ortobot@unipg.it
Si può visitare tutti i giorni feriali dalle ore 8,00 alle ore 18,30. L'ingresso è gratuito. Per un numero di visitatori superiore a dieci sono previste
visite guidate previo appuntamento telefonico al numero 07532643.
Apertura:
Tutto l'anno:
lun-mar-mer-gio-ven: dalle 8.00 alle 18,30
Chiuso: Domenica e festività
APM (Azienda Mobilità Perugina): fermata autobus - Tre Archi, Piazza Partigiani [solo 400 metri di distanza]
Linea 4, 6, 7, 9, 10, 11, 12, 13s, 13d, 15, 81, 82, 83, 87, bis28, bis31, bis33, bis34, bis39, bis41, bis44, bis50
Disponibile accesso disabili